venerdì 21 aprile 2017

Cinquant'anni fa il golpe militare fascista in Grecia: I nemici entrarono in città


Atene, mattina del 21 aprile 1967. Αθήνα το πρωί του 21. Απριλίου 1967.

Entrarono in città, i nemici,
sfondarono le porte, i nemici.
Mentre noi ridevamo nei rioni,
il primo giorno.

Entrarono in città, i nemici,
Presero i nostri fratelli, i nemici.
Mentre noi guardavamo le ragazze,
il giorno dopo.

Entrarono in città, i nemici,
Ci misero a ferro e fuoco, i nemici.
Mentre noi gridavamo nel buio,
il terzo giorno.

Entrarono in città, i nemici,
Tenevano spade in mano, i nemici.
E noi credevamo fossero talismani,
il giorno dopo.

Entrarono in città, i nemici,
Distribuivano regali, i nemici.
E noi ridevamo come bambini,
il quinto giorno.

Entrarono in città, i nemici,
Si arrogavano il diritto, i nemici.
E noi gridavamo "evviva!" e "salve!"
e noi gridavamo "evviva!" e "salve!"
come ogni giorno,
come ogni giorno.



Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί
τις πόρτες σπάσανε οι οχτροί
και εμείς γελούσαμε στις γειτονιές
την πρώτη μέρα

Στην πόλη μπήκαν οι οχτροί
αδέλφια πήραν οι οχτροί
και ‘μεις κοιτούσαμε τις κοπελιές
την άλλη μέρα

Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί
φωτιά μας ρίξαν οι οχτροί
και ‘μεις φωνάζαμε στα σκοτεινά
την τρίτη μέρα

Στην πόλη μπήκαν οι οχτροί
σπαθιά κρατούσαν οι οχτροί
και ‘μεις τα πήραμε για φυλαχτά
την άλλη μέρα

Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί
μοιράσανε δώρα οι οχτροί
και ‘μεις γελούσαμε σαν τα παιδιά
την πέμπτη μέρα

Στην πόλη μπήκαν οι οχτροί
κρατούσαν δίκιο οι οχτροί
και ‘μεις φωνάζαμε ζήτω και γεια
και ‘μεις φωνάζαμε ζήτω και γεια
σαν κάθε μέρα

La storica canzone "Μπήκαν στην πόλη οι οχτροί" fu scritta da Giorgios Skourtis nel 1970, in piena dittatura, e musicata da uno dei maggiori musicisti greci contemporanei, Giannis Markopoulos. Fu interpretata dal cretese Nikos Xylouris, che tre anni dopo sarebbe stato a cantare tra gli studenti del Politecnico in rivolta e in attesa di essere massacrati. La canzone, in generale, descrive bene quel che accade quando "i nemici entrano in città": arresti, uccisioni, deportazioni, mentre la "maggioranza" ride, scherza, guarda le ragazze e grida evviva perché sono tornati l' "ordine" e la "sicurezza".

PRIMO MAGGIO, GIORNATA DI LOTTA!



PRIMO MAGGIO AL FONDO COMUNISTA...
GIORNATA DI LOTTA!
(E DI FESTA, DI PRANZO POPOLARE, DI MUSICA, DI GIOCHI)

DAL 1990 IL PRIMO MAGGIO SI FA AL FONDO COMUNISTA, ALLE CASE MINIME DI ROVEZZANO. CI HANNO PROVATO A DELEGITTIMARLA, A SVILIRLA, AD ELIMINARLA, LA FESTA DEI LAVORATORI: NOI SIAMO SEMPRE QUA, QUEGLI ALTRI NON SI SA.

ALLE ORE 10.30 PRESIDIO E CORTEO DA PIAZZA DEI CIOMPI
DOPO IL CORTEO: DELEGAZIONE E PRESIDIO ALLA SEDE RAI TOSCANA

E POI IL PRANZO PREPARATO DALLE COMPAGNE E DAI COMPAGNI
DEL FONDO COMUNISTA E DI ALTRE REALTA' CITTADINE
(Pasta fredda condita ammodino / Torte salate / Crostini vegetariani /
Grigliata mista / Fagioli alla fiorentinaccia / Pane, vino e acqua)
IL POMERIGGIO MERENDA CON LA MARMELLATA DEL ROVO

MUSICA!!! Con i Suonatori Terra-Terra (Pontassieve), Marco Chiavistrelli (Pontedera), Nano 3 e il suo Ràppe delle Minime, Brahma e Sismo

GIOCHI PER I BAMBINI !!!

INTERVERRANNO ANCHE DEI COMPAGNI NO TAV DALLA VALSUSA

APPUNTAMENTO PER IL PRANZO DALLE ORE 13.00
AL FONDO COMUNISTA
Via Rocca Tedalda 277 (Tel. 338/8619029)
Capolinea bus 14 via Ripa
Stazione FS Rovezzano (Treno da Firenze SMN ore 12.22)

sabato 8 aprile 2017

Primo Maggio, Festa del Lavoro alle Case Minime




Correva l'anno 1990, vale a dire ventisette anni fa, in piena Italia craxiana e in piena Firenze del sindaco "socialista" Morales, uomo per tutte le stagioni. In quell'Italia e in quella Firenze da bere, alle Case Minime di Rovezzano e al Fondo Comunista si organizzava e si festeggiava il Primo Maggio, Первое мая, la Festa del Lavoro e dei Lavoratori. E così è da quell'anno lontano: per lunghi anni, l'appuntamento al Fondo Comunista è stato l'unico in tutta la città di Firenze, in un quartiere proletario, con il pranzo preparato dalle Compagne e dai Compagni, la musica, i giochi e le iniziative di lotta e di informazione. 

Nel frattempo, il Primo Maggio "passava di moda" con la "fine delle ideologie", con un muro che cadeva per fabbricarne altri diecimila, con i riflussi, i lavaggi del cervello mediatici, il berlusconismo, i piddiesse diesse piddì, il renzismo ed altre decine di infamità. E al Fondo Comunista, invece, s'era sempre tutte e tutti lì a difendere e a presidiare un ideale di giustizia e di verità, in una giornata che è e deve essere di festa e di lotta di classe. 

Negli ultimi anni si è assistito a due fenomeni interessanti e contrapposti, riguardo al Primo Maggio. Da un lato, l'attacco sempre più violento a questa giornata da parte del Renzismo, con le aperture degli esercizi commerciali, con l'obbligo di lavorare durante la Festa del Lavoro, con le decine di assalti più o meno subdoli tesi a delegittimare e, in ultima analisi, a cercare di eliminare questa sgradevole giornata ridotta a qualche "concertone" istituzionale con le rockstar e i comici, presenti naturalmente anche i personaggi più improbabili.

Dall'altro lato, negli ultimissimi anni il Primo Maggio sembra essere rifiorito in città, con tutta una serie di piazze, piazzette ed altri luoghi dove la Festa del Lavoro è tornata ad essere, finalmente, quella che era. Di questo non possiamo che rallegrarci, tanto più che anche la famosa invenzione di Renzi, la "Notte Bianca" (istituita casualmente il 30 aprile, alla vigilia del 1° maggio, per cercare di trasformare la Festa del Lavoro in una kermesse di spettacolini, localini e performances ad usum turistarum), da quest'anno è andata in pensione. Lo scorso anno era stata trasformata in "Prima Notte d'Estate", e il tempo atmosferico, con una clamorosa beffa, sembrava da prima notte d'autunno in una Firenze nardelliana assolutamente deserta come il cervello di certa gente.

Beh, con ogni tempo, con la pioggia battente o con un sole da spaccare, al Fondo Comunista, alle Minime, ci siamo sempre stati. E ci saremo anche quest'anno, come sempre in piazza, come sempre in uno spazio di quartiere e nel quartiere, perché là siamo e siamo sempre stati, non in qualche ghetto più o meno alternativo. Perché sia, come sempre, un Primo Maggio di Tutte e di Tutti. Di chi lavora e di chi non ha lavoro. Di chi ha lottato e di chi lotta. Di chi non ha smesso, di chi non si è arresto, di chi non è fuggito.

E quindi:

PRIMO MAGGIO 2017
APPUNTAMENTO AL FONDO COMUNISTA - CASE MINIME DI ROVEZZANO
VIA DI ROCCA TEDALDA 277 - DALLE ORE 12 FINO A SERA

PRANZO PREPARATO DAI COMPAGNI E DALLE COMPAGNE DEL FONDO, DALLA GENTE DEL QUARTIERE, DA ALTRE REALTA' DI LOTTA

- Pasta fredda condita ammodino
- Torte salate
- Grigliata mista
- Fagioli alla fiorentinaccia
- Pane, vino e acqua
- Merenda con la marmellata del Rovo

MUSICA !!!! (A partire dalle 14.30)

- Suonatori Terra-Terra
- Marco Chiavistrelli
- Nano 3 e il suo rappe delle Minime
- Brahma e Sismo

DIBATTITI, INFORMAZIONE, BANCHINI

PER UN PRIMO MAGGIO DI FESTA E DI LOTTA
DAL 1990 VENTISETTE CALCI NEL CULO AI PADRONI